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L’otite media ricorrente e l’otite media acuta ricorrente sono affezioni che spesso richiedono consulenza pediatrica e specialistica, un abbondante uso di antibiotici e, nei casi più gravi, il ricorso a terapie importanti ed invasive.
Tuttavia non è ancora conosciuta la possibilità di ricorrere al trattamento manipolativo osteopatico, in abbinamento alla classica terapia medica per le otiti, benché siano stati pubblicati svariate ricerche.
Per far capire l’utilità del trattamento osteopatico occorre prima concentrarsi sull’anatomia dell’orecchio.
La tuba di Eustachio è un “canale” che collega l’orecchio medio alla nasofaringe e svolge nel nostro corpo varie funzioni: drena i fluidi dall’orecchio, impedisce il reflusso in senso contrario dalla nasofaringe ed equilibra le pressioni dell’orecchio interno con la pressione atmosferica per la trasmissione delle onde sonore.
Nel bambino, la posizione della tuba (più orizzontale che nell’adulto) e la sua maggior cedevolezza (che ostacola il mantenimento dell’equilibrio pressorio), favoriscono l’elevata incidenza di affezioni dell’orecchio medio nonché il drenaggio verso la nasofaringe (sinusiti ricorrenti).
Come agisce l'osteopata?
1. In osteopatia è possibile favorire il drenaggio della tuba di Eustachio tenendo conto della funzionalità e delle connessioni di tale struttura, ad esempio con la mandibola e con i muscoli masticatori (il muscolo pterigoideo interno ad esempio si inserisce in prossimità della tuba e un suo accorciamento potrebbe influire sulla sua funzionalità).
2. Importantissima risulta la relazione tra deglutizione, respirazione e drenaggio della tuba. In tal senso l' osteopata valuta il riequilibrio del diaframma toracico, quello addominale, al fine di ristabilire la funzionalità respiratoria in toto.
3. La tuba è in stretta connessione con la parte interna dell’osso temporale e dello sfenoide, perciò risulta fondamentale un riequilibrio della funzionalità cranica. Il movimento cranico risulta di particolare importanza anche a livello posturale in quanto un cattivo movimento cranico potrebbe portare a deformazioni come scogliosi o plagiocefalia ( testa piatta).